La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione dei sistemi fissi di estinzione incendi ad aerosol condensato automatici o manuali, con riferimento alla norma UNI CEN/TR 15276-2:2009. I sistemi fissi di estinzione ad aerosol condensato sono così strutturati: erogatori, box di connessione, unità di supporto. L’installatore dovrebbe fornire all’utente le istruzioni per l’uso, specificando i requisiti per l’ispezione e la formazione del personale, anche in relazione alle misure di sicurezza per il personale stesso. L’utente dovrebbe altresì attuare un programma di ispezione, approntare una tabella di manutenzione e tenere le registrazioni delle ispezioni e della manutenzione.

NB: Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifica deve essere effettuata conformemente alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

  • FASE
  • Sorveglianza
  • Controllo periodico
  • Manutenzione ordinaria
  • Manutenzione straordinaria
  • PERIODICITA’
  • Settimanale, mensile
  • Semestrale, annuale
  • Semestarle, annuale, occasionale
  • Alla scadenza dichiarata dal costruttore
  • COMPETENZA
  • Utente
  • Azienda specializzata
  • Azienda specializzata
  • Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE

Operazioni preliminari da effettuarsi sempre prima di ogni operazione sull’impianto:

  • Informare il personale di riferimento dell’utente (guardiania, RSPP, etc..) dell’inizio attività.
  • Disinserire gli allarmi acustici o segnalazione di allarme (escluso per operazioni settimanali).
  • Esporre cartello “Impianto in manutenzione” (escluso per operazioni settimanali).
  • Prima di effettuare qualsiasi manovra effettuare lettura e registrazione di tutti gli indicatori presenti sui pannelli di controllo e comando.
  • Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare le condizioni di stato di tutti gli indicatori presenti sui pannelli di controllo e comando.

OPERAZIONI SETTIMANALI

L’Utente deve verificare il corretto funzionamento dell’impianto come di seguito indicato. Controllare il corretto posizionamento degli erogatori ed il loro collegamento alle linee di comando.

  • Controllare che eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto.
  • Controllare che non vi siano accese spie di allarme o di guasto.

OPERAZIONI MENSILI

Oltre alle operazioni elencate nelle verifiche settimanali l’Utente dovrà provvedere alla formazione del personale incaricato alla gestione dell’impianto.

OPERAZIONI SEMESTRALI

Il controllo periodico semestrale deve essere effettuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare l’impianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente.

  • Controllare il corretto posizionamento degli erogatori ed il loro collegamento alle linee di comando.
  • Controllare le date di scadenza degli erogatori secondo quanto dichiarato dal produttore e riportato in etichetta e procedere alla loro sostituzione se sono scaduti i termini.
  • Controllare che le eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto.
  • Controllare che non vi siano accese spie di allarme o di guasto.
  • Controllare l’efficienza di eventuali alimentatori.
  • Controllare lo stato di carica di eventuali batterie tampone, con sostituzione ogni due anni di servizio con batterie di pari caratteristiche.
  • Aggiornare il registro di manutenzione.

OPERAZIONI ANNUALI

Il controllo periodico annuale deve essere effettuato da Azienda Specializzata che dovrà verificare l’impianto utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente.

  • Controllare il corretto posizionamento degli erogatori ed il loro collegamento alle linee di comando.
  • Controllare che le eventuali chiavi selettore siano posizionate nella maniera stabilita dalla procedura di impianto.
  • Controllare che non vi siano accese spie di allarme o di guasto.
  • Controllare l’efficienza di eventuali alimentatori.
  • Controllare lo stato di carica delle batterie tampone, con sostituzione preventiva ogni due anni con batterie di pari caratteristiche.
  • Controllare lo stato di efficienza degli attuatori di ciascun erogatore, seguendo le procedure indicate dal produttore.
  • Effettuare le prove in bianco del sistema per verificarne il corretto funzionamento ed al termine della prova, ripristinare le condizioni di esercizio.
  • Assicurarsi che non siano state apportate modifiche ai locali protetti rispetto alla configurazione originaria che possano pregiudicare il corretto funzionamento dell’impianto, annotarle e comunicarle con urgenza all’utente.
  • Aggiornare il registro di manutenzione.

MANUTENZIONE QUINQUENNALE

In aggiunta alle prescritte operazioni annuali, ove possibile, è consigliabile sostituire gli attuatori di ciascun erogatore.

PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO E DOCUMENTI DA RICHIEDERE AL COMMITTENTE

NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposizione e/o aggiornamento è a cura dell’Utente o della persona dal lui preposta (delegata) secondo la legislazione vigente (alla data di pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come modifi cato dal D.lgs 106/2009, e il D.M. 37/2008).

Prima di incominciare un’attività di controllo deve essere acquisita una copia del progetto esecutivo relativo all’impianto. Con il progetto occorre verificare che siano state rispettate le indicazioni progettuali e che la dichiarazione di conformità dell’impianto sia presente e riporti la normativa tecnica di riferimento (serie UNI CEN/TR 15276).

Sui documenti e disegni devono comparire le seguenti indicazioni:

  • Nome dell’utente e/o proprietario.
  • Indirizzo del fabbricato.
  • Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da impianto/i.
  • Esecutore del progetto.
  • Responsabile del controllo progetto.
  • Data del progetto.

DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO DEGLI IMPIANTI AD AEROSOL CONDENSATO

  • I disegni in scala dell’ubicazione e distribuzione dei generatori di aerosol.
  • L’ubicazione e la costruzione delle pareti e delle partizioni del volume protetto.
  • La rappresentazione in sezione del volume, a tutta altezza o in diagramma schematico, compreso il pavimento di accesso sopraelevato e il soffi tto sospeso.
  • Il tipo di generatori di aerosol utilizzati.
  • Il coefficiente di progetto.
  • La descrizione degli occupanti e dei pericoli per i quali è fornita la protezione.
  • La specifica dei generatori di aerosol utilizzati.
  • La tabella delle attrezzature o la distinta dei materiali per ciascuna attrezzatura o ciascun dispositivo, con indicazione del nome del dispositivo.
  • Il fabbricante, il modello o il numero della parte, la quantità e la descrizione.
  • Il calcolo del sistema.
  • I calcoli della pressurizzazione e dei sistemi di sfiato del volume protetto, ove necessario:
  • La descrizione dei sistemi di rivelazione d’incendio, azionamento e controllo.

DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRESA IN CARICO DEGLI IMPIANTI AD AEROSOL CONDENSATO

Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incaricata deve predisporre un documento esaustivo (o una documentazione esaustiva) in grado di consentire una corretta gestione nel tempo del sistema:

  • Piano di Lavoro o documento equivalente da cui si evinca: la data di consegna del lavoro, il tempo impiegato, il luogo, le persone che lo hanno eseguito, i preposti del Committente che lo hanno avallato e i materiali forniti o sostituiti.
  • Check list delle operazioni eseguite per ogni impianto manutenzionato, in funzione dei riferimenti normativi o del Capitolato Operativo applicato.
  • Report o Note di fi ne visita da cui si evinca: se il sistema dispone di tutti i disegni e della documentazione prevista dalle norme di legge e dalle norme tecniche, se l’impianto è regolarmente funzionante, se sono state riscontrate anomalie e se sono state risolte, se sono state riscontrate anomalie e deve essere pianificata la loro soluzione, se l’impianto presenta delle non conformità e le azioni proposte per la loro soluzione, se l’ambiente protetto ha subito modifiche e le azioni proposte per l’adeguamento dell’impianto alle modifiche, si vi sono problemi ambientali o gestionali che possano compromettere il funzionamento e la funzionalità del sistema.

Quanto sopra descritto può essere integrato da documentazione aggiuntiva relativa a:

  • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
  • Registrazione delle date di scadenza degli erogatori.
  • Registrazione degli eventi relativi al sistema di rilevazione, se presente.

ATTREZZATURE PRESENTI SUL MERCATO IN GRADO DI AGEVOLARE LE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE

Viene di seguito riportato un elenco non esaustivo di attrezzature, presenti attualmente sul mercato, necessarie per una corretta manutenzione.

  • Kit di verifica integrità linee di collegamento tra unità di supporto e box di giunzione.
  • Multimetro.
  • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rilevazione come esposto alla sezione I della presente linea guida.