La sezione descrive le procedure di ispezione, controllo periodico, manutenzione e revisione dei sistemi di estinzione incendi ad acqua nebulizzata watermist, con riferimento alla norma UNI CEN/TC 14972:2008 e NFPA 750:2010. Considerando l’elevato grado di peculiarità degli impianti watermist in relazione alle scelte di ogni singolo produttore è indispensabile, prima di ogni tipo di intervento di manutenzione:

  • acquisire i manuali d’uso e manutenzione;
  • acquisire le procedure operative;
  • formare adeguatamente il personale incaricato dell’esecuzione degli interventi di manutenzione.

Il capitolo 9.3.2 della norma UNI CEN/TS 14972:2008 non descrive le procedure di controllo iniziali, le verifiche periodiche e le operazioni di manutenzione. A fronte di questi pochi dati, abbiamo ipotizzato un percorso di verifica, con cui definire delle fasi operative consigliabili da condividere e abbinare sempre alle istruzioni del costruttore.

I sistemi ad acqua watermist prevedono:

  • La manutenzione preventiva: include il controllo della lubrificazione delle valvole e la pulizia dei filtri.
  • La manutenzione correttiva: include la sostituzione di ugelli corrosi, di supporti per le tubazioni staccatisi o allargatisi, la pulizia delle pompe intasate, la sostituzione di sedi e guarnizioni valvole.
  • La manutenzione di emergenza: include la riparazione dei guasti delle tubazioni causati da congelamento o da impatto, la riparazione della strumentazione rotta, la sostituzione di ugelli congelati o fusi, la sostituzione di allarmi o sistemi elettrici di rivelazione difettosi.

N.B. Se presente un sistema automatico di estinzione incendi la sua verifi ca deve essere eff ettuata conformemente
alla norma UNI 11224:2011.

DEFINIZIONE DELLE TEMPISTICHE DI INTERVENTO

  • FASE
  • Sorveglianza
  • Controllo periodico
  • Manutenzione correttiva, preventiva e di emergenza
  • Revisione programmata delle bombole
  • PERIODICITA’
  • Settimanale
  • Semestrale
  • Semestrale, oltre i 5 anni

  • Decennale
  • COMPETENZA
  • Utente
  • Azienda specializzata
  • Azienda specializzata

  • Azienda specializzata

OPERAZIONI CONNESSE ALLE VISITE PERIODICHE

Operazioni preliminari da effettuarsi sempre prima di ogni operazione sull’impianto:

  • Informare il personale di riferimento dell’utente (guardiania, RSPP, ecc…) dell’inizio attività.
  • Disinserire gli allarmi acustici o segnalazioni di allarme.
  • Esporre cartello “impianto in manutenzione”.
  • Prima di effettuare qualsiasi manovra registrare le condizioni di stato di tutti i manometri, degli indicatori di livello, del peso delle bombole e delle valvole.

OPERAZIONI SETTIMANALI

L’Utente deve verificare il corretto funzionamento dell’impianto come di seguito indicato.

Ispezioni Settimanali per Sistemi con Bombole

  • Controllare la pressione delle bombole di azoto mediante il manometro su di esse apposto; annotare eventuali variazioni dal controllo precedente e sostituire o ricaricare l’unità se viene letta una pressione inferiore a 180 bar.
  • Controllare il corretto posizionamento della valvola di mandata (aperta) e del comando manuale (sigillato).
  • Controllare l’integrità delle tubazioni e degli ugelli.
  • Controllare che l’attuatore elettrico sia nella posizione “Armato”.

Ispezioni Settimanali per Sistemi di Pompaggio a funzionamento elettrico

  • Controllare il corretto posizionamento della valvola di mandata (aperta).
  • Controllare l’integrità delle tubazioni in campo e degli ugelli.
  • Controllare che il valore di pressione, rilevato dal manometro sul collettore generale, coincida con il valore di progetto.
  • Controllo visivo della corretta alimentazione mediante voltmetro.
  • Test lampade mediante apposito pulsante.
  • Controllo della modalità di funzionamento mediante selettori a chiave.

OPERAZIONI SEMESTRALI

Il controllo periodico semestrale deve essere effettuato da Azienda Specializzata sulla base delle verifiche minime sotto elencate, utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente.

Sistemi con Bombole

  • Rimuovere l’attuatore elettrico dalla bombola pilota di azoto.
  • Effettuare le prove in bianco del sistema per controllare il corretto funzionamento dell’attuatore elettrico di comando, verificando l’avvenuto intervento dello stesso automaticamente da impianto di rivelazione e manualmente tramite azionamento manuale diretto.
  • Resettare il sistema della centrale di raccolta allarme.
  • Controllare i manometri sulla bombola di azoto e sostituire o ricaricare le bombole che presentino pressioni inferiori ai 180 bar.
  • Controllare a vista lo stato di conservazione delle apparecchiature e lo stato di integrità delle tubazioni sino agli ugelli.
  • Riarmare l’attuatore elettrico e ricollegarlo sulla bombola di azoto.
  • Rimettere in marcia il sistema secondo le procedure di commissioning elencate nel manuale di uso e manutenzione.
  • Assicurarsi che non siano state apportate modifiche ai locali protetti rispetto alla configurazione originaria.
  • Annotare e comunicare con urgenza ogni cambiamento nell’ambiente protetto od ogni ostruzione degli ugelli che possa pregiudicare il corretto funzionamento dell’impianto.

Sistemi di Pompaggio a funzionamento elettrico

  • Controllare che il valore di pressione, rilevato dal manometro sul collettore generale, coincida con i valori di progetto.
  • Test delle lampade.
  • Controllare a vista lo stato di conservazione delle apparecchiature e lo stato di integrità delle tubazioni sino agli ugelli.
  • Effettuare le prove in bianco del sistema per verificare il corretto funzionamento, resettare il sistema dalla centrale di raccolta allarme (nel caso di presenza di impianto di rivelazione) e, al termine della prova, ripristinare le condizioni di esercizio.
  • Controllare lo stato di carica delle batterie tampone (con sostituzione preventiva ogni due anni con batterie di pari caratteristiche).
  • Controllare visivamente lo stato dei componenti all’interno del quadro.
  • Sostituire i fusibili con altrettanti di pari caratteristiche nel caso di rottura.
  • Controllare il serraggio dei componenti all’interno del quadro (operazione da farsi con quadro elettrico in sicurezza).
  • Analisi chimico-fisica dell’acqua contenuta nel serbatoio.

MANUTENZIONE ANNUALE

Il controllo periodico annuale deve essere effettuato da Azienda Specializzata sulla base delle verifiche minime sotto elencate, utilizzando strumentazioni specifiche, idonea manualistica, disegni progettuali, schemi elettrici e logiche di funzionamento forniti dall’Utente.

Sistemi di Pompaggio a funzionamento elettrico

  • Pulizia del serbatoio.
  • Pulizia dei filtri o loro sostituzione, se necessario.

MANUTENZIONE DA ESEGUIRSI TRASCORSI PIU’ DI CINQUE ANNI

Le bombole installate nell’impianto e mai intervenute sono soggette a revisione e ricollaudo, come da norma di legge, ogni 10 anni. Le bombole che necessitano di ricarica e per le quali siano trascorsi più di 5 anni dall’ultima ricarica o ricollaudo, devono essere sottoposte preventivamente a prova idrostatica. Considerando le specificità degli impianti watermist, si consiglia di attenersi alle istruzioni fornite dal costruttore dell’impianto.

PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO – DOCUMENTI DA RICHIEDERE ALL’UTENTE

NB: Qualora i documenti di impianto non siano disponibili, o siano parzialmente disponibili, la loro predisposizione e/o aggiornamento è a cura dell’Utente o della persona dal lui preposta (delegata) secondo la legislazione vigente (alla data di pubblicazione della linea guida il D.lgs 81/2008, come modifi cato dal D.lgs 106/2009, e il D.M. 37/2008).

Prima di incominciare un’attività di controllo deve essere acquisita una copia del progetto esecutivo relativo all’impianto. Con il progetto occorre verificare che siano state rispettate le indicazioni progettuali e che la dichiarazione di conformità dell’impianto sia presente e riporti la normativa tecnica di riferimento (cap 10 UNI EN CEN/TS 14972:2008 o NFPA 750:2010).

Sui documenti e disegni devono essere riportati:

  • Nome dell’utente e/o proprietario;
  • Indirizzo del fabbricato;
  • Destinazione d’uso dei fabbricati coperti da impianto/i;
  • Esecutore del progetto;
  • Responsabile del controllo progetto;
  • Data del progetto.

PRESA IN CARICO DELL’IMPIANTO – DOCUMENTI DA RICHIEDERE ALL’UTENTE

  • Disegni e sezioni dell’impianto con quote ed indicazione del nord.
  • Indicazioni tipologia di impianti presenti, diametri nominali per ogni stazione di controllo.
  • Numero, posizione e riferimenti per ogni stazio ne di controllo.
  • Numero, posizione e riferimenti per ogni indicatore di flusso e pressostato.
  • Numero, tipo e classe degli erogatori watermist per ogni stazione di controllo.
  • Posizione delle valvole di prova impianto.
  • Volume delle tubazioni per impianti a secco.
  • Elenco della componentistica.
  • Dichiarazione di conformità di quanto installato.
  • Calcolo idraulico dell’impianto.
  • Dati di targa delle pompe, con l’indicazione della curva di prevalenza, potenza assorbita e potenza disponibile e tipo di alimentazione privilegiata.
  • Curve caratteristiche delle pompe.
  • Indicazioni del costruttore.
  • Indicazione dei sistemi di alimentazione, (acquedotto – vasca di accumulo – serbatoi in pressione).
  • Certificazione T-PED per ogni bombola

DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSIZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI

Compatibilmente con le procedure di ogni Azienda di Manutenzione, dopo ogni visita, l’Azienda incaricata deve predisporre un documento esaustivo (o una documentazione esaustiva) in grado di consentire una corretta gestione nel tempo del sistema:

Piano di Lavoro o documento equivalente da cui si evinca:

  • la data di consegna del lavoro, il tempo impiegato, il luogo, le persone che lo hanno eseguito, i preposti del Committente che lo hanno avallato e i materiali forniti o sostituiti.
  • Check list delle operazioni eseguite per ogni impianto manutenzionato, in funzione dei riferimenti normativi o del Capitolato Operativo applicato.
  • Report o Note di fine visita da cui si evinca: se il sistema dispone di tutti i disegni e della documentazione prevista dalle norme di legge e dalle norme tecniche, se l’impianto è regolarmente funzionante, se sono state riscontrate anomalie e se sono state risolte, se sono state riscontrate anomalie e deve essere pianificata la loro soluzione, se l’impianto presenta delle non conformità e le azioni proposte per la loro soluzione, se l’ambiente protetto ha subito modifiche e le azioni proposte per l’adeguamento dell’impianto alle modifiche, si vi sono problemi ambientali o gestionali che possano compromettere il funzionamento e la funzionalità del sistema.

Quanto sopra descritto può essere integrato da documentazione aggiuntiva relativa a:

  • Elenco dettagliato dei componenti del sistema.
  • Prove di verifica della reale efficacia delle stazioni di pompaggio con rilievo della curva delle pompe.
  • Data di scadenza ricollaudi bombole, in presenza di impianti utilizzanti bombole in alta pressione.
  • Registrazione dei valori di carica delle bombole, in presenza di impianti utilizzanti bombole in alta pressione.
  • Registrazione degli eventi relativi al sistema di rilevazione, se presente.

DOCUMENTAZIONE INDICATIVA CHE L’AZIENDA DI MANUTENZIONE DEVE METTERE A DISPOSIZIONE DEL COMMITTENTE A CONFERMA DELLA CORRETTA ESECUZIONE DEI LAVORI

Considerando l’elevato grado di peculiarità degli impianti watermist in relazione alle scelte costruttive del singolo costruttore è indispensabile, prima di ogni tipo di intervento di manutenzione, far riferimento ai manuali d’uso e manutenzione per l’individuazione delle attrezzature necessarie. Viene comunque riportato di seguito un elenco non esaustivo di attrezzature, presenti attualmente sul mercato, necessarie per una corretta manutenzione:

  • Attrezzatura standard che ogni tecnico deve avere (chiavi fisse, cacciaviti, giratubi, chiavi regolabili, cercafase, carta vetrata, spazzole in ferro, trapani, avvitatori, etc…)
  • Multimetro.
  • Manometro campione per verifica dei manometri presenti e controllo/taratura intervento pressostati.
  • Pressostati e/o trasduttori di pressione: strumenti tarati per la verifi ca dei valori di pressione di carica delle bombole e/o delle soglie di intervento/allarme di queste apparecchiature.
  • Level liquid indicator: strumento ad ultrasuoni per il controllo del livello di carica delle bombole contenenti acqua mediante il rilievo del livello del liquido.
  • Bomboletta cercafughe: attrezzatura per la verifica delle perdite nelle linee pneumatiche di pilotaggio, attacco valvola/prese pressione per manometri e pressostati, attacco bombola/valvola
  • Carrelli: strumenti per la movimentazione e il trasporto delle bombole in sicurezza.
  • Bombola azoto o compressore per pulizia ugelli e per prova linea pneumatica e pilotaggio.
  • Apparecchi elettronici di simulazione da collegare in prossimità dei dispositivi di attuazione (solenoide e cartuccie pirotecniche) dei quali devono possedere caratteristiche elettriche analoghe.
  • Bilancia portatile di portata adeguata opportunamente tarata e soggetta a controllo, per la pesatura in loco.
  • Eventuali strumenti di prova predisposti allo scopo dai produttori delle apparecchiature.
  • Attrezzature per la verifica dei sistemi di rilevazione come esposto alla sezione II della presente linea guida.